Spatha damascata – VI-VII sec.

Spatha damascata, VI-VII secolo.

Per forma e proporzioni della lama, nonché per la presenza dello sguscio, la nostra replica di spatha si basa principalmente su reperti di varie necropoli longobarde italiane tra il VI e il VII sec., ed è coerente con coeve spathae provenienti da contesti dell’impero romano d’Oriente (es. spade di VII sec. da Gerusalemme, che nel caso specifico non presentano tuttavia uno sguscio).

L’impugnatura in materiale organico, realizzata artigianalmente in osso e legno, si basa sia sulle scarse evidenze archeologiche disponibili (che mostrano, sia in contesti longobardi che bizantini, l’uso di entrambi i materiali) che sull’iconografia, per la forma.
Il fodero, con fodera interna in pelo di capra, è principalmente basato su una tipologia attestata già dal IV sec. d.C., e utilizzata fino al VI-VII sec., come testimoniato dalle fonti iconografiche.

Quanto alla lama damascata, si tratta di una caratteristica presente in alcune ricche tombe da varie necropoli longobarde (es. necropoli di Trezzo sull’Adda, Cividale del Friuli, Nocera Umbra, Castel Trosino), ed è una tecnica attestata e utilizzata, sia dalle popolazioni germaniche che da quelle romane, per tutta la tarda antichità.

Per approfondire sulle lame damascate tardo antiche:
H. Föll, Evolution of Pattern Welding (consultato ultima volta 20.04.2023)
V. La Salvia 2010, Nuovi oggetti per nuovi popoli
Un esempio di spatha damascata longobarda: spada di VI sec. da Cividale del Friuli

Durezza acciaio: 27 HRC (spada non adatta al combattimento).
Per saperne di più, leggi il nostro articolo L’acciaio delle lame da rievocazione Res Bellica

Lunghezza totale 94 cm
Lunghezza lama 79,5 cm
Lunghezza con fodero 102 cm
Larghezza massima lama 5 cm
Peso 950 g
Peso con fodero 1500 g

Impugnatura in osso e legno, cerata. Fodero con rivestimento interno in pelle di capra, rivestimento esterno in cuoio.
Lama con damaschinatura industriale.

Prodotto Res Bellica