Scudo celtico leggero 2

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Scudo celtico piatto, dimensioni 94 x 47 cm; umbone e spina in legno duro.

Rivestimento esterno in tela, bordatura in cuoio.

Peso: 2,5 kg.

Scudo per fanteria leggera o cavalleria, protezione per armi da getto, non destinato al combattimento corpo a corpo.

Le raffigurazioni di cavalieri Gallici, rappresentano spesso scudi ovali; per quanto riguarda l’impiego questi scudi, possiamo avanzare due ipotesi: l’utilizzo di una impugnatura orizzontale, simile a quella in uso negli scudi da fanteria, oppure l’utilizzo di un’impugnatura verticale, come quella riscontrata sia su uno scudo da Hjortspring, in Danimarca, del IV – III secolo avanti Cristo, e sul più recente “scudo da Doncaster” in Gran Bretagna, per il quale è stata ipotizzata una ricostruzione con impugnatura verticale, sia, conseguentemente, un uso per la cavalleria.

La prima ipotesi è compatibile con una tattica che prevedeva da parte del cavaliere un primo ruolo nel combattimento, come cavalleria leggera armata di  armi da getto e non destinato ad impegnarsi nel combattimento ravvicinato, dato che con l’impugnatura orizzontale non avrebbe potuto utilizzare le redini e contemporaneamente proteggersi  con lo scudo; mentre una volta esaurite le armi da getto, avrebbe potuto combattere come gli altri guerrieri di linea armati di spada, e utilizzare lo scudo come nell’uso abituale del fante gallico; continuando quello che era l’uso di combattere degli aristocratici trasportati dai carri da guerra.

La seconda ipotesi, invece, permette di utilizzare efficacemente lo scudo pur consentendo l’uso delle redini, il che avrebbe consentito un ingaggio nel combattimento più ravvicinato, anche con cavallerie avversarie.

Realizzazione artigianale italiana.