Descrizione
Il nostro aspis con gorgone è davvero un pezzo unico.
Questo è l’ultimo scudo Res Bellica la cui struttura lignea sarà realizzata con la costruzione a dischi, quella con cui avevamo cominciato, e segna per noi davvero la fine di un’era.
In secondo luogo, in origine lo scudo fu originariamente realizzato per essere esposto nella sezione open air del Museo Delta Antico di Comacchio (Museo Open Air Stazione Foce di Comacchio). Se vuoi approfondire, leggi il nostro articolo Arredare una casa etrusca. Res Bellica all’open air museum di Comacchio.
In seguito, abbiamo infine aggiunto, sempre ispirandoci alla tomba François, una gorgone sbalzata in metallo (un dettaglio mai realizzato così fino ad adesso su uno scudo), con labbra realizzate in rame e occhi stagnati – nel tentativo di ricreare l’estetica antica, nella quale materiali diversi erano utilizzati per la realizzazione di diverse parti del corpo.
Il tema della gorgone centrale sugli scudi nell’antichità visse una grande e perdurante fortuna, ovviamente per il richiamo ad Atena e alla sua egida adornata appunto della testa di Medusa: ne abbiamo esempi iconografici e fisici dall’età greca arcaica all’età romana imperiale.
Lo scudo è unico anche per la completa attendibilità della decorazione: è infatti uno dei pochi casi in cui non solo conosciamo il disegno riportato sullo scudo, ma anche i colori – spesso assenti, per esempio, sulle ceramiche.
La decorazione “a petali” è inoltre diffusa e trova, come la gorgone, un’ampia diffusione e fortuna, con numerosi esempi dall’età greca arcaica all’età romana imperiale.