Il pilum, come è noto, è l’arma da getto per antonomasia del legionario romano imperiale.

La sua classica forma, con l’asta in legno dotata di un castello piramidale entro il quale è inserito il codolo piatto della punta metallica, con la sua cuspide piramidale, lo rende un’arma estremamente riconoscibile.

Eppure, non tutti i pilum sono identici…anzi, oggi spesso ce ne dimentichiamo, ma nello stesso periodo imperiale erano utilizzati in realtà più tipi di pilum.
Oggi vediamo due tipologie che, seppur attestate, sono ancora poco usate rispetto alla forma “classica” e che sicuramente meriterebbero la tua attenzione…e per la tua legione può essere senz’altro interessante mostrare la varietà delle armi dell’esercito romano.

1. Pilum con innesto a manicotto

Il pilum a manicotto è la forma senz’altro più antica di questa arma, di origine etrusca…ma forse non sai che continua a essere utilizzato anche per tutta la Repubblica e, cosa che usualmente molti ignorano, anche in epoca imperiale.

Lo confermano soprattutto i reperti, come un esemplare di II sec. d.C. ora conservato al Museo Archeologico di Monaco.

Quasi certamente si trattava ormai di una tipologia meno presente in seno all’esercito romano, probabilmente pensata come forma più leggera. Ma alla fine, anche se si tratta del modello più antico, è anche quello più longevo di tutti: infatti è probabilmente da questo che deriva lo spiculum tardo antico (che usualmente presenta una punta con barbigli), con la sua punta con innesto a manicotto, che poi altro non è che l’evoluzione più tardiva del pilum, avendone ereditato le stesse funzioni di giavellotto pesante.

I nostri pila a manicotto. Clicca qui o sull’immagine per saperne di più.

2. Pilum con peso

Questo tipo di pilum non sembra attestato a livello archeologico, ma alcune rappresentazioni iconografiche mostrano un tipo di pilum che, alla base del castello piramidale ligneo, ha una sfera.

Questa tipologia di pilum è rappresentata in alcune fonti iconografiche (es. uno dei rilievi cosiddetti della Cancelleria, ai Musei Vaticani; metopae del Tropaeum Traiani di Adamclissi) databili tra il periodo flavio e le campagne di Traiano in Dacia (fine I-II sec. d.C.).

Che cos’è questa sfera?

Non si sa con precisione, non avendo riscontro archeologico, ma l’ipotesi più plausibile è che si tratti di un peso, in piombo o bronzo, atto ad aumentare l’energia d’impatto dell’arma. Se ricostruisci un legionario tra la fine del I e la prima parte del II sec. d.C., questa è senz’altro un’alternativa valida al solito pilum che senz’altro stai usando ora.

Il nostro pilum con peso sferico. Clicca qui o sull’immagine per saperne di più

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