Tra le armi difensive dell’esercito romano, la piastra pettorale  citata da Polibio come protezione più diffusa tra i legionari del periodo medio repubblicano, è sicuramente tra le più sfuggenti per una ricostruzione attendibile. Non esistono, infatti, reperti romani riferibili a questa protezione, mentre gli esemplari italici o sono molto più antichi (VIII- VI sec. a.C.) o differiscono per forma e caratteristiche dalla definizone di Polibio. Egli infatti la definisce come una piastra di bonzo, quadrata, di circa 22,5 cm di lato, posta a protezione del petto e indossata grazie a corregge in cuoio, quindi qualcosa di diverso dalle piastre circolari, peraltro più antiche, dalle armature anatomiche corte sannite e magnogreche, o dalle cosiddette trilobate. E, ovviamente, non sono nemmeno le piastre pettorali di tradizione villanoviana, che seppur simili nelle dimensioni e forma, risalgono al IX – VII secolo a.C., circa 500 anni prima dei legionari descritti da Polibio.

Una testimonianza indiretta dell’uso e forse anche parzialmente dell’aspetto di questa proezione pettorale potrebbe essere forse ricavata da questo famoso rilievo a tema gladiatorio di epoca augustea, dal Tevere.

In questo periodo i gladiatori utilizzavanao ancora prevalentemente, se non esclusivamente, un armamento simile o pressocché identico a quello dei contemporanei legionari. Senza entrare nel dettaglio, lo confermano la rappresentazione degli elmi tipo Weisenau, gli scudi convessi con spina lignea, gli schinieri di tipo arcaico o ellenistico, tipicamente militari e diversi da quelli che si svilupperanno poi per uso esclusivamente gladiatorio.

E’ quindi possibile che la protezione pettorale indossata dai due provocatores, chiaramente ispirato all’aegis (egida) di Minerva, con tanto di Gorgone, sia anch’essa rappresentativa di un elemento presente nel corredo legionario, se non contemporaneo, per lo meno del passato allora appena trascorso.

Purtroppo al momento potrebbe essere una suggestione senza possibilità di conferma.

Approfondimento:  Gladiators and Caesars. The Power of Spectacle in Ancient Rome, Eckart KöhneCornelia EwiglebenRalph Jackson. University of California Press, 2000