Tra tutti i pezzi della panoplia del legionario romano, c’è un elemento, apparentemente meno importante di altri, che spesso viene trascurato dai rievocatori romani: gli schinieri.
Anche se spesso gli schinieri (ocreae in latino) sembrano essere appannaggio dei centurioni e simbolo di rango, in realtà questo vale soprattutto se parliamo degli schinieri decorati.
Infatti, anche se lo scudo oblungo da legionario protegge quasi tutto il corpo del soldato, lo stinco resta in realtà almeno parzialmente scoperto.
Anche se non sono rappresentati spesso, alcuni schinieri semplici e funzionali sono rappresentati, per esempio, nelle metope del Tropaeum Traiani, ad Adamklissi (Romania).
Come sono fatti questi schinieri romani?
Lo sappiamo dai reperti, datati principalmente al II sec.
Usualmente coprono bene la parte frontale della gamba, senza essere del tutto avvolgenti come quelli anatomici più antichi (in uso per esempio ancora nel III sec. a.C.).
La forma è comunque vagamente anatomica, più larga al polpaccio e più stretta verso il ginocchio e la caviglia.
L’allaccio dello schiniere è assicurato da un laccio, passante per degli anelli posti sui lati dello schiniere stesso.
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