“Achille scagliò poi per secondo la lancia ombra-lunga
e colpì ad Enea lo scudo dal tondo perfetto
vicino all’orlo estremo, ove il bronzo correva più esile […]”
[Iliade XX, 273-275]

Dettaglio di bordo bronzeo di scudo dall’Ipogeo dei Volumni (Perugia).
Gli aspis (gli scudi tondi da oplita) del mondo antico avevano una grande varietà di decorazioni, come mostrano tanto le fonti visive, le quali ci restituiscono un repertorio veramente ampio e articolato, tanto i reperti archeologici.
La decorazione centrale dello scudo era fondamentale: ogni oplita era riconoscibile grazie ad essa, e almeno nel mondo greco forse solo a partire dal periodo a cavallo tra V e IV sec. a.C., alcuni eserciti (spartani, tebani, mantineesi) avrebbero deciso di optare per una decorazione uniforme che simboleggiasse la propria città – questo è almeno ciò che sembra emergere dalle fonti scritte.
L’aspis era generalmente decorato tramite pittura, con una lamina bronzea o con entrambi i metodi. La lamina bronzea poteva essere applicata su tutto lo scudo oppure, con quello che tecnicamente è definito “blasone”, al centro della cupola dello scudo.

Bordo decorato dal tempio di Amyklaion, presso l’antica Sparta.
Nonostante l’unicità delle decorazioni centrali, esiste un elemento che sembra accomunare buona parte dei ritrovamenti archeologici di parti metalliche di aspis, dalla Grecia all’Italia: il bordo metallico decorato a sbalzo.
Questo particolare tipo di decorazione del bordo ha un’ampia diffusione sia a livello geografico che temporale: sono stati rinvenuti in diversi siti tanto in Grecia quanto in Italia, in un lasso di tempo che va almeno dal VI al IV sec. a.C.
La decorazione ha un pattern a guilloche, un motivo a linee ondulate con il quale si crea un effetto visivo simile a un intreccio.

Lamina bronzea e bordo decorato a guilloche dello scudo della “tomba del guerriero” da Settecamini (Orvieto).
Questa decorazione potrebbe avere origini molto antiche, relative agli originali forma e materiali dei primi aspis. Oltre al legno, infatti, i primi scudi da oplita è possibile che fossero realizzati in vimini (un tipo di costruzione molto comune per queste armi difensive nel corso dei secoli). La decorazione a guilloche produrrebbe quindi un effetto ottico che ricorderebbe quel tipo di costruzione.
Le repliche di Res Bellica
Per le nostre repliche di aspis con bordo metallico decorato a sbalzo, abbiamo realizzato, partendo da una lamina intera, un unico disco di metallo – in ottone: infatti ad oggi non è possibile trovare lastre di bronzo così grandi.
Dopodiché, con l’ausilio di un punzone a cerchi concentrici, abbiamo sbalzato il disco in tre circonferenze concentriche. Non è stato un processo facile o immediato.
Infatti, per la prima prova i cerchietti che componevano il nostro motivo a guilloche sono stati realizzati allineandoli perfettamente da una circonferenza all’altra. Ma ci siamo resi conto che, in questo modo, sarebbero rimasti troppi vuoti.
Abbiamo così optato per sfalsare i cerchietti della punzonatura da una circonferenza all’altra: il risultato è stato una campitura piena e continua, con un effetto a guilloche molto più soddisfacente e simile agli originali.
Clicca qui sotto per ordinare uno dei nostri aspis con bordo metallico:
Aspis – scudo da oplita (con bordo metallico)
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